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Apr 03 2023

Business Coaching ed Executive Coaching: una guida

Il business coaching e l’executive coaching si sono affermati come strumenti importanti per aiutare a sbloccare il potenziale e massimizzare le prestazioni professionali. L’importanza è aumentata nel mondo frenetico e in continua evoluzione di oggi, dove gli individui e le organizzazioni hanno esigenza di adattarsi continuamente e di migliorarsi per conseguire risultati di valore.

In questo articolo, approfondimento cos’è il business coaching, cos’è l’executive coaching, i loro benefici e il processo di coaching, con un focus particolare sull’approccio olistico e integrato adottato da Intacto.

Che cos’è il Coaching?

Il coaching è un percorso che sprigiona il tuo potenziale, al fine di massimizzare la tua performance.

I tuoi risultati migliorano perché in un percorso di coaching efficace ti alleni a prendere decisioni migliori, basata su una consapevolezza potenziata. “Eserciti” intensamente le tue abilità professionali, sperimenti direttamente cosa vuol dire fare un salto di qualità nelle performance.

Nel coaching sarai infatti nella condizione di definire, identificare, apprendere come agire nelle diverse situazioni per raggiungere i tuoi obiettivi.

Secondo International Coaching Federation, il coaching è una partnership, un’alleanza con un cliente.

Ed è una partnership molto particolare: grazie ad un processo creativo, il coaching stimola la riflessione e ispira il cliente a massimizzare il suo potenziale personale e professionale.

La partnership di coaching è basata sul rispetto personale e professionale del cliente. Il presupposto è che il cliente è in grado di gestire efficacemente la vita e l’ambito lavorativo; il cliente è considerato creativo e pieno di risorse. Spesso queste risorse e capacità sono dormienti finché non si avvia un percorso di coaching che consente loro di emergere.

sogna in grande con il business coaching

Consapevolezza e Responsabilità: gli elementi fondanti del Coaching

Il primo elemento fondamentale del coaching è la consapevolezza. L’aumento di consapevolezza è un aspetto prioritario in un percorso di coaching: lavorare sulla consapevolezza consente al cliente di fare luce sugli elementi di cui non si rende conto e che pertanto non possono essere migliorati o trasformati. La consapevolezza aumenta grazie all’attenzione focalizzata e alla pratica, e ciò è indispensabile e rappresenta il primo passo per apportare i cambiamenti necessari per raggiungere gli obiettivi. La consapevolezza include l’auto-consapevolezza, ovvero la conoscenza di ciò di cui il cliente fa esperienza. L’auto-consapevolezza riconosce pertanto il modo in cui e emozioni e i desideri alterano la percezione dei fatti.

Il secondo elemento fondamentale è la responsabilità. La responsabilità è un elemento decisivo per aumentare la performance. Responsabilità significa che nel percorso di coaching il cliente si rende conto e si assume la responsabilità dei propri pensieri, azioni, comportamenti, routine e così via. E questo apre la scelta, apre nuove possibilità, consente al cliente di decidere di cambiare pensieri e azioni. Attiva pertanto la motivazione e l’impegno a farlo.

Consapevolezza e responsabilità agiscono in sinergia attivando il processo di apprendimento unico e indispensabile per conseguire i propri obiettivi e conducendo ad una performance decisamente potenziata.

Eric Schmidt, CEO di Google dal 2001 al 2011 e presidente di Google dal 2011 al 2015, nonché presidente della capogruppo Alphabet dal 2015 al 2017, alla domanda di quale fosse stato il miglior consiglio che avesse mai ricevuto, ha risposto “Avere un coach”. Quando ha ricevuto il suggerimento di avere un coach, la sua prima reazione è stata la sorpresa: perché mai lui, CEO di Google, avrebbe dovuto avere un coach? Gli venne detto “Tutti hanno bisogno di un coach”.

Ha poi scelto di avviare un percorso di coaching, che lo ha portato a comprenderne il valore.

L’importanza delle domande

Uno strumento cruciale in un percorso di coaching è rappresentato dalle domande. Si tratta di domande particolari, potenti.

La domanda utilizzata dal coach non nasce dall’esigenza di raccogliere informazioni. Lo scopo non è “saperne di più”, ma di avviare un percorso di progressiva auto-conoscenza del cliente e “accendere” la comprensione di sé, in relazione agli obiettivi del coaching.

Le domande del coaching sono una scintilla per la consapevolezza del cliente e creano responsabilità. Per questo motivo la domanda, e non il “consiglio” o il suggerimento o l’indicazione diretta, rappresenta la modalità principale di interazione verbale adottata dal coach.

Caratteristiche di Business Coaching ed Executive Coaching

Business Coaching

Il business coaching è un processo guidato, incentrato sulla collaborazione con un cliente per stabilire obiettivi professionali relativi alla propria attività e per ideare strategie precise per raggiungerli. Si rivolge principalmente a imprenditori e professionisti che cercano di migliorare prestazioni, produttività e successo.

Il business coach è il professionista che aiuta chi possiede o gestisce un’attività a migliorare i risultati della sua attività, grazie a maggiori competenze e a decisioni più efficaci. È come avere un allenatore sportivo per la tua attività invece che per il tuo corpo. Il business coach può aiutarti a stabilire obiettivi, elaborare un piano e delle azioni precise e misurabili su come raggiungerli, apportando di volta in volta gli aggiustamenti necessari. È un po’ come avere un personal trainer per il tuo business.

Executive Coaching

L’executive coaching, invece, si rivolge agli executive di grande esperienza, manager e leader. Ha lo scopo di migliorare le loro capacità di leadership e decision-making, sviluppare l’intelligenza emotiva e promuovere un equilibrio sano tra lavoro e vita privata.

L’executive coach è il professionista che aiuta i clienti a migliorare le abilità manageriali e di leadership. Si focalizza sullo sviluppo personale e professionale e allo stesso tempo lavora con il cliente nell’identificare e superare i gap che stanno frenando il successo del cliente. Un esempio riguarda le capacità di comunicazione. La comunicazione è una competenza cruciale per ogni leader e un executive coach può lavorare insieme ad un manager per trovare le aree da migliorare e guidare il manager a raggiungere la padronanza di una comunicazione più chiara ed efficace.

Secondo uno studio di International Coaching Federation, l’86% delle aziende ha riportato un ritorno sull’investimento positivo a seguito del ricorso ad un executive coach. Lo studio si è basato su valutazioni effettuate da parte di clienti di questo servizio.

Grazie ad un executive coach, un leader sviluppa maggiore consapevolezza, individua i punti in cui migliorare e mette in atto strategie idonee a raggiungere i propri obiettivi.

Entrambi i tipi di coaching condividono somiglianze nelle loro metodologie, ma il loro focus prioritario e il pubblico di riferimento sono parzialmente differenti.

Il percorso di Business Coaching o Executive Coaching

Un efficace percorso di coaching prevede una serie di incontri con il coach, progettati per aiutarti progressivamente a esprimere le tue risorse o affrontare le tue sfide in modo più efficace. Questo ti consente di avere un impatto maggiore sul tuo business, sulle strategie di sviluppo e sulle tue idee, mentre affronti con fiducia, chiarezza ed energia cambiamenti o difficoltà professionali.

Focalizzati su un obiettivo di Business Coaching o Executive Coaching

Una caratteristica chiave del business coaching (e dell’executive coaching) di Intacto è il fatto di lavorare su un obiettivo chiaro (e circoscritto nel tempo) stabilito all’inizio del percorso. Sulla base di questo obiettivo, si stabilisce un numero limitato di incontri per fornire il supporto e la guida necessari.

Esempi di obiettivi nel Coaching professionale

Il business coaching e l’executive coaching possono essere utili per raggiungere vari obiettivi:

  • Prendere decisioni efficaci e impattanti in condizioni di elevata incertezza
  • Aumentare la soddisfazione lavorativa
  • Migliorare le prestazioni e gestire in modo positivo la crescente diffusione dell’intelligenza artificiale
  • Utilizzare i dati in modo più efficace
  • Adattarsi al lavoro da remoto e alle condizioni di lavoro agile
  • Favorire un percorso di reskilling e upskilling delle competenze
  • Aumentare la resilienza, la flessibilità e la capacità di adattamento
  • Abbracciare le tecnologie digitali sul posto di lavoro, il digital workplace
  • Sviluppare le capacità di leadership, collaborazione, motivazione e gestione delle persone
  • Eccellere in nuovi ruoli e responsabilità
  • Potenziare la creatività e favorire l’innovazione
  • Migliorare in modo significativo le capacità di comunicazione e l’efficacia della stessa 
  • Sviluppare strategie e processi aziendali più giusti per la propria azienda
  • Rafforzare e sostenere l’attività imprenditoriale e affrontare le sfide conseguenti.

Il ruolo del Coach

Un coach efficace è responsabile di:

  • Scoprire, chiarire ed evidenziare gli obiettivi che desideri raggiungere
  • Guidarti nell’approfondimento di questi obiettivi
  • Garantire che le soluzioni e le strategie per raggiungere questi obiettivi provengano da te stesso
  • Permetterti autonomia e responsabilità nell’esecuzione delle azioni che emergono.

L’approccio olistico e integrato di Intacto

Intacto adotta in primo luogo il modello GROW, un framework di coaching ampiamente riconosciuto e con una comprovata esperienza di successo, pubblicato per la prima volta da Sir John Whitmore negli anni ’90. Questo modello enfatizza la definizione degli obiettivi, l’esame della realtà attuale, l’esplorazione delle opzioni e la determinazione del percorso da seguire.

Oltre al modello GROW, Intacto incorpora tecniche di rilassamento e esercizi di rilascio delle tensioni derivati dalla bioenergetica di Alexander Lowen e dalle pratiche di mindfulness. Il rilassamento è un elemento cruciale nel coaching efficace, facilitando l’apertura e la consapevolezza dei temi discussi durante gli incontri di coaching.

Inoltre, grazie all’esperienza nel mondo della recitazione teatrale, è previsto un lavoro sulla comunicazione, se coerente con gli obiettivi e condiviso con il cliente.

L’approccio olistico di Intacto al coaching ti consente di mettere in campo i tuoi punti di forza, le tue qualità, le tue doti di leadership. È un approccio che ti consente di ridurre la distanza tra i tuoi risultati di oggi e ciò che realmente puoi fare o essere.

In particolare, per aiutarti a migliorare i tuoi risultati, il coaching Intacto agisce a due livelli:

  • il potenziale, aumentandolo
  • le interferenze, diminuendole. Le interferenze possono infatti ridurre l’espressione del potenziale.

In questo modo Intacto garantisce che le tue esigenze individuali vengano prese in considerazione, massimizzando i benefici che puoi trarre da questo percorso. Combinando metodi di coaching collaudati con tecniche innovative, Intacto ti aiuta a sbloccare il tuo vero potenziale e a raggiungere risultati duraturi.

Se sei pronto a intraprendere un viaggio trasformativo di crescita personale e professionale, prendi in considerazione i servizi di business coaching integrati e olistici di Intacto.

Perché non prenotare subito e approfondire gratuitamente come funzionano?

Foto di Randy Tarampi su Unsplash

Written by Danilo · Categorized: Business Coaching · Tagged: Executive Development, Miglioramento Performance

Set 17 2017

Decisioni Efficaci, Coaching, Potenziale Manageriale

Importanza della qualità del processo decisionale

L’importanza di prendere decisioni efficaci è sempre più chiara in un mondo e in mercati altamente incerti e imprevedibili. Come fare a migliorare le decisioni, tenendo anche conto dell’enorme quantità di dati disponibile? Qual è il ruolo del manager e come fare in modo che questi dati siano un’occasione per maggiore soddisfazione e migliori performance manageriali?

Questo l’argomento affrontato da Danilo Schipani alle ore 14.30 dello scorso 13 Settembre, con un intervento dal titolo “Big Data e Decision Making: dal potenziale dei dati al potenziale manageriale”. L’intervento era parte del Digital MICE, tenutosi presso gli East End Studios di Milano.

Dati e complessità

Dobbiamo considerare che il processo decisionale è sempre stato complesso. I manager oggi, sono messi a dura prova: gli input di cui tenere conto sono numerosissimi. Si entra in nuovi mercati, arrivano nuovi concorrenti, i clienti sono sempre più sofisticati, le competenze diventano rapidamente obsolete.

Molte aziende sembrano affogare nel mare di dati, nella varietà delle fonti disponibili e nella velocità di aggiornamento e di disponibilità dei dati medesimi.

I dati affluiscono in azienda, vengono catturati e proposti attraverso tecnologie relative ai cosiddetti Big Data. I dati, tuttavia, non contengono autonomamente preziosi suggerimenti su cosa fare. Aspettarsi che sia così, o ritenere che questi dati possano in automatico possano fornire soluzioni magiche, rischia di essere deludente.

Dati, tecnologie, decisioni efficaci

I dati sono una base da cui partire e che si possono includere per migliorare il processo decisionale.

I dati sono una base con una crescente potenzialità. Affinché tale potenzialità possa però effettivamente incidere sulla qualità del processo decisionale, è necessario concentrarsi sul modo in cui il manager (eventualmente anche l’analista e le altre figure professionali che utilizzano i dati) si relaziona con questi dati.

Lampadina accesa

È importante, in altri termini, che al potenziale dei dati corrisponda ampia espressione delle potenzialità manageriali.

Ciò vale soprattutto con riferimento a decisioni con taglio innovativo e di cambiamento.

È importante rendersi conto che l’innovazione non nasce automaticamente se ci si avvicina ai nuovi dati allo stesso modo in cui ci si avvicinava ai dati in passato. È necessario riconoscere, ad esempio, le modalità interpretative adottate. È necessario cogliere le opportunità che i nuovi dati offrono, evitando di cadere nelle trappole e nelle limitazioni di un approccio interpretativo che può presentare forti limitazioni.

Può essere di grande importanza per i manager ricorrere ad un Business Coaching efficace, professionale, basato sul decision making, in grado di favorire un percorso di sviluppo ed espressione delle potenzialità, in contesti altamente incerti.

Foto: PainterSaba/bigstock.com

Written by Danilo · Categorized: Business Coaching · Tagged: Executive Development, Miglioramento Performance, Nuove Tecnologie

Set 05 2017

Leadership e Comunicazione Efficace: Strategie Chiave per il Successo

La comunicazione efficace è fondamentale per i leader nel panorama aziendale in rapida evoluzione di oggi. Leadership e comunicazione efficace sono strettamente intrecciate e una è spesso dipendente dall’altra. Questo articolo esplorerà l’importanza della comunicazione efficace per i leader, il suo ruolo nella leadership trasformativa e come creare un ponte tra conoscenza e azione.

Importanza della comunicazione efficace per il leader

La comunicazione efficace svolge un ruolo fondamentale nella qualità e nell’impatto della leadership. Funziona come collante che consente ai dipendenti di comprendere chiaramente la visione dell’azienda e garantisce che individui e team siano ispirati e allineati. La comunicazione efficace permette ai dipendenti di sentirsi parte della visione del leader e li responsabilizza nel contribuire alla sua realizzazione.

Inoltre, la comunicazione efficace consente ai leader di rimanere connessi ai sistemi che guidano mentre lavorano per raggiungere i loro obiettivi. Essa facilita l’espressione del potenziale dei dipendenti, sia individualmente che come team, piuttosto che limitarsi all’esecuzione di compiti standard. Promuovendo elementi come l’ascolto attivo e la motivazione, la comunicazione efficace aumenta l’engagement dei dipendenti, la soddisfazione e la qualità complessiva del lavoro.

Comunicazione efficace per una leadership in grado di impattare

I mercati di oggi sono in costante evoluzione e richiedono leader capaci di guidare e attuare trasformazioni. Un leader “trasformativo” adotterà una comunicazione trasformativa: un tipo di comunicazione che supporta efficacemente i dipendenti nell’affrontare le sfide e li incoraggia ad accedere al loro potenziale unico.

La comunicazione trasformativa ha le seguenti caratteristiche:

  • Frequente: fornire un supporto continuo ai dipendenti lungo il loro percorso professionale.
  • Aperta: condividere successi e fallimenti per promuovere la trasparenza e la crescita.
  • Pervasiva: raggiungere l’intera organizzazione in modo che tutti si sentano coinvolti e allineati con la direzione presa dall’azienda.
  • Valorizzare le differenze: apprezzare le diverse prospettive e situazioni per promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo e innovativo.
leadership e comunicazione

Leadership e comunicazione: creare un ponte tra conoscenza e azione

Un aspetto fondamentale della leadership è ispirare i dipendenti costruendo un ponte tra la conoscenza e il potenziale di azione. Attraverso una comunicazione efficace, i leader possono infondere consapevolezza del ruolo di ciascuno, fiducia nella qualità del proprio operato e desiderio di agire. Per raggiungere questo obiettivo, i leader dovrebbero:

  • Condividere una visione chiara: comunicare gli obiettivi e gli scopi dell’azienda, garantendo che i dipendenti comprendano la loro parte nel raggiungerli.
  • Incoraggiare la collaborazione: favorire un ambiente collaborativo promuovendo il dialogo aperto e incoraggiando i dipendenti a condividere le loro idee e opinioni.
  • Fornire feedback costruttivi: offrire orientamento e supporto per aiutare i dipendenti a crescere e migliorare le loro prestazioni.
  • Riconoscere e premiare i risultati: riconoscere e celebrare i successi individuali e di squadra per costruire il morale e la motivazione.

Il futuro

La leadership e la comunicazione efficace sono elementi cruciali per il successo nell’attuale ambiente aziendale dinamico. Concentrandosi sulla comunicazione trasformativa e colmando il divario tra conoscenza e azione, i leader possono responsabilizzare i loro team, influenzare le loro performance e facilitare il raggiungimento dei loro obiettivi. Sviluppando e perfezionando le proprie competenze comunicative, i leader di oggi possono guidare con maggiore incisività le loro organizzazioni superando sfide e cambiamenti e garantendo così successo e sostenibilità a lungo termine.

Foto: alenast/bigstock.com

Written by Danilo · Categorized: Comunicazione Efficace · Tagged: Executive Development, Leadership, Tecniche Comunicazione

Apr 28 2017

Coaching, nuove tecnologie e potenziale manageriale

Il miglioramento delle performance manageriali è oggi fondamentale di fronte all’avvento delle nuove tecnologie, sempre più evolute e pervasive.

È essenziale per il manager comprendere meglio i cambiamenti indotti dalle tecnologie. È altresì essenziale diventare più efficaci, strategici e creativi in un mondo professionale nel quale le tecnologie sono strumenti, che aiutano a lavorare meglio e in modo più soddisfacente. Il manager dovrà orientarsi ad esprimere in modo più deciso le proprie potenzialità. Ad andare oltre le aspettative, a dare spazio ad ampie parti delle proprie risorse professionali. In questo modo le tecnologie saranno a servizio del proprio lavoro, strumento utile e non minaccioso.

È necessaria, in altri termini, una maggiore corrispondenza tra le potenzialità manageriali espresse e le potenzialità tecnologiche emergenti. Il Business Coaching può essere di grande aiuto.

coaching e nuove tecnologie

Nuove tecnologie e attitudine del manager

Le nuove tecnologie sono sempre più diffuse ed è difficile che questa diffusione si arresti. Domande appropriate in questo contesto sono: quali sono i problemi per i quali questa tecnologia è utile? In quali casi può essere utilizzata? Il ruolo delle nuove tecnologie andrebbe inteso come strumento in grado di migliorare la qualità di ciò che viene eseguito e di svolgere i compiti assegnati in modalità definite.

Ma ciò che può fare la differenza è il tipo di “relazione” che il manager instaura con le nuove tecnologie. Uno dei motivi per i quali le nuove tecnologie possono essere percepite come minacciose è infatti il modo in cui il manager si rapporta ad esse.

Potenziale manageriale, consapevolezza e azione

Un’implicazione basilare per il manager è di focalizzarsi sul miglioramento della performance. “Performance” non va intesa come una buona esecuzione delle proprie attività, ma come la capacità di andare oltre le aspettative, di esprimere le proprie risorse, le proprie potenzialità. Ciò agendo su due fronti: consapevolezza e azione.

Aumento di consapevolezza

Per aumentare la propria performance è innanzitutto utile aumentare la consapevolezza. Ad esempio, le modalità con le quali si affrontano le situazioni nel proprio ambito professionale.

Una capacità richiesta ai manager del futuro è infatti quella di costruire significati nuovi, originali e di agire in base ad essi. Se, ad esempio, una certa realtà di mercato viene definita sempre secondo gli stessi schemi, quegli schemi potranno essere facilmente appresi e replicati da un robot, che potrà a quel punto divenire più efficiente del manager nel rapportarsi ad essa.

Azione e sperimentazione

Un secondo fronte è rappresentato dall’orientamento ad azioni in grado di costruire contesti nuovi.

Si tratta di adottare e praticare un atteggiamento basato sulla capacità di agire sapendo che l’azione, e i feedback seguenti, sono una base importante per apprendere e ampliare gli schemi interpretativi e decisionali adottati.

Il manager del futuro e il Coaching

Un manager più radicato nelle fiducia nel valore delle potenzialità espresse. Il manager del futuro dovrà essere più creativo, strategico e orientato a sperimentare.

In questo contesto il Coaching è utile perché è orientato a sbloccare il potenziale dell’individuo, a massimizzare la performance, ad aiutare ad apprendere, anziché insegnare.

Questo articolo è disponibile in versione integrale sul numero di Febbraio/ Marzo 2017 del mensile The Procurement.

Foto: pinkypills/bigstock.com

Written by Danilo · Categorized: Business Coaching · Tagged: Executive Development, Management Development, Nuove Tecnologie

Ott 18 2016

Il Modello di Coaching Grow

Il modello GROW è un modello di coaching diffuso in tutto il mondo, utilizzato per la risoluzione dei problemi e la definizione degli obiettivi.

Il modello GROW aiuta individui e organizzazioni a raggiungere i loro obiettivi, aumentando la consapevolezza, la produttività e la soddisfazione professionale.

È uno strumento semplice e potente che aiuta a riconoscere e massimizzare il potenziale interiore, attraverso una serie di conversazioni sequenziali di coaching.

Uno dei motivi per cui è così potente è la sua flessibilità: il modello trascende i confini culturali, disciplinari e di personalità.

Come funziona il modello di coaching GROW

GROW è acronimo di (G)oal (Obiettivo), (R)eality (Realtà), O(ptions) (Opzioni), (W)ill (Volontà): si tratta di quattro passi chiave del modello. Ogni passo rappresenta una fase del metodo.

Grazie a queste quattro fasi, il modello GROW aumenta il livello di consapevolezza dell’individuo e lavora sulla comprensione di:

  1. Aspirazioni
  2. Situazione attuale e convinzioni
  3. Possibilità e risorse per conseguirle e
  4. Azioni da intraprendere per raggiungere i propri obiettivi.

G

GOAL

Obiettivo

Dove vuoi andare?

R

REALITY

Realtà

Dove sei oggi?

O

OPTIONS

Opzioni

Quali possibilità?

W

WILL

Volontà

Cosa farai?

G – Goal (Obiettivo)

Uno dei princìpi chiave del coaching è di definire con chiarezza dove vuole andare il cliente, prima di iniziare il percorso di coaching. Per questo è fondamentale identificare un obiettivo ed è per questo che il metodo GROW inizia con la G di Goal. In questa fase si esplora cosa vuole raggiungere il cliente. Si va oltre le limitazioni auto-imposte dal cliente e che nascono da passati insuccessi e fallimenti.

Si definiscono obiettivi sfidanti, specifici, misurabili, in grado di ispirare il cliente e che siano raggiungibili in un arco temporale realistico. In questo modo, il modello di coaching GROW favorisce fiducia, auto-motivazione, produttività e soddisfazione personale.

R – Reality (Realtà)

Questa fase si concentra sulla valutazione della situazione attuale dell’individuo. Il coach aiuta il cliente ad esplorare e approfondire il suo contesto, i punti di forza, le debolezze e gli eventuali ostacoli o sfide che potrebbe incontrare. In questa fase l’oggettività e il distacco del coach sono elementi preziosi e di grande valore per il cliente. In questa fase il cliente può vedere da diverse angolazioni gli argomenti trattati. Il coach formulerà domande idonee a far emergere risposte da parte del cliente “basate sui fatti”. In questo modo si creano basi solide per la restante parte del processo di coaching.

O – Options (Opzioni)

Durante la fase “opzioni”, il cliente esplora con il coach varie strategie e risorse per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Il coach incoraggia il cliente a pensare in modo creativo e a considerare diverse possibilità, e lo aiuta a individuare differenti percorsi. Questa fase prevede anche la valutazione di pro e contro di ogni opzione identificata e definisce le priorità per ciascuna, in base alla loro fattibilità e al loro potenziale impatto.

W – Will (Volontà)

Nella fase della “volontà”, l’individuo si impegna a compiere azioni specifiche per raggiungere i suoi obiettivi. Il coach sostiene il cliente nel creare un piano d’azione dettagliato, che include scadenze, singole tappe e una modalità di misurazione. Questo piano è una guida per l’individuo nel suo percorso verso il raggiungimento degli obiettivi e garantisce che rimanga concentrato e responsabile delle sue azioni.

Importanza della relazione tra coach e cliente

Per ottenere risultati efficaci con il modello GROW, è fondamentale stabilire una relazione di fiducia tra il coach e il cliente. Il coach deve essere in grado di porre domande pertinenti e stimolanti, domande “potenti”, ascoltare attentamente e fornire feedback costruttivi. Il cliente, a sua volta, deve essere aperto e disposto a condividere preoccupazioni, aspirazioni e sfide.

Applicazione del modello GROW in diverse situazioni

Il modello GROW può essere applicato in tanti contesti diversi, come il coaching personale, il coaching di carriera, il coaching aziendale e il coaching sportivo. La sua flessibilità lo rende adatto a diversi livelli di competenza, settori e sfide.

Adattamento del modello GROW a situazioni specifiche

Sebbene il modello GROW sia un approccio strutturato completo, può essere adattato a situazioni specifiche o ad esigenze individuali. Il modello è molto flessibile e il coach lo può personalizzare per concentrarsi su particolari aree di sviluppo o obiettivi del cliente. Lungo il percorso, il coach può anche utilizzare strumenti e tecniche di coaching aggiuntive, con lo scopo di migliorare, dove necessario, l’efficacia del processo.

Il modello GROW è un metodo di coaching efficace e completo che può aiutare individui e organizzazioni a raggiungere e sostenere obiettivi ambiziosi e significativi. Attraverso un processo strutturato e sequenziale, il modello GROW aumenta la consapevolezza e la comprensione dell’individuo, consentendo al cliente di esplorare il suo potenziale e adottare azioni concrete per realizzare i propri obiettivi.

Il coaching, tuttavia, non è solo una tecnica. È necessario creare un contesto basato sull’aumento di consapevolezza e responsabilità. Se, ad esempio, il coach non pone domande potenti ed efficaci, un modello o una tecnica non ha la forza necessaria per raggiungere gli obiettivi.

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Written by Danilo · Categorized: Business Coaching · Tagged: Business Growth, Executive Development, Management Development, Miglioramento Performance

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