Importanza della qualità del processo decisionale
L’importanza di prendere decisioni efficaci è sempre più chiara in un mondo e in mercati altamente incerti e imprevedibili. Come fare a migliorare le decisioni, tenendo anche conto dell’enorme quantità di dati disponibile? Qual è il ruolo del manager e come fare in modo che questi dati siano un’occasione per maggiore soddisfazione e migliori performance manageriali?
Questo l’argomento affrontato da Danilo Schipani alle ore 14.30 dello scorso 13 Settembre, con un intervento dal titolo “Big Data e Decision Making: dal potenziale dei dati al potenziale manageriale”. L’intervento era parte del Digital MICE, tenutosi presso gli East End Studios di Milano.
Dati e complessità
Dobbiamo considerare che il processo decisionale è sempre stato complesso. I manager oggi, sono messi a dura prova: gli input di cui tenere conto sono numerosissimi. Si entra in nuovi mercati, arrivano nuovi concorrenti, i clienti sono sempre più sofisticati, le competenze diventano rapidamente obsolete.
Molte aziende sembrano affogare nel mare di dati, nella varietà delle fonti disponibili e nella velocità di aggiornamento e di disponibilità dei dati medesimi.
I dati affluiscono in azienda, vengono catturati e proposti attraverso tecnologie relative ai cosiddetti Big Data. I dati, tuttavia, non contengono autonomamente preziosi suggerimenti su cosa fare. Aspettarsi che sia così, o ritenere che questi dati possano in automatico possano fornire soluzioni magiche, rischia di essere deludente.
Dati, tecnologie, decisioni efficaci
I dati sono una base da cui partire e che si possono includere per migliorare il processo decisionale.
I dati sono una base con una crescente potenzialità. Affinché tale potenzialità possa però effettivamente incidere sulla qualità del processo decisionale, è necessario concentrarsi sul modo in cui il manager (eventualmente anche l’analista e le altre figure professionali che utilizzano i dati) si relaziona con questi dati.
È importante, in altri termini, che al potenziale dei dati corrisponda ampia espressione delle potenzialità manageriali.
Ciò vale soprattutto con riferimento a decisioni con taglio innovativo e di cambiamento.
È importante rendersi conto che l’innovazione non nasce automaticamente se ci si avvicina ai nuovi dati allo stesso modo in cui ci si avvicinava ai dati in passato. È necessario riconoscere, ad esempio, le modalità interpretative adottate. È necessario cogliere le opportunità che i nuovi dati offrono, evitando di cadere nelle trappole e nelle limitazioni di un approccio interpretativo che può presentare forti limitazioni.
Può essere di grande importanza per i manager ricorrere ad un Business Coaching efficace, professionale, basato sul decision making, in grado di favorire un percorso di sviluppo ed espressione delle potenzialità, in contesti altamente incerti.