La comunicazione efficace in pubblico richiede di includere l’audience come parte integrante della propria presentazione
Ci siamo. Il momento tanto desiderato, ma anche tanto temuto, è qui. Il tuo computer è pronto con il documento che stai per presentare. Il management al completo del tuo cliente ti attende per assistere al tuo progetto. Hai lavorato tanto a questo progetto, è la tua creatura, sai che potrebbe rappresentare una svolta, se venisse approvato. Perciò adesso vuoi che la presentazione vada bene. Conosci i contenuti del progetto a memoria, li hai sviluppati in ogni minimo particolare, hai ripassato tutti i dettagli. Improvvisamente ti rendi conto che buona parte del successo dipende da come presenterai. Ti rendi conto che il cliente approverà il progetto, a seconda di come tu presenterai. Lo sguardo di tutti addosso, chissà cosa penseranno, sarò capace di comunicare in modo efficace? Riuscirò a trasmettere tutto l’impegno?
Questo è il momento in cui le tue risorse distintive, alla base di una comunicazione efficace, possono consentirti risultati eccezionali.
Molti riescono a conseguire risultati brillanti, poiché riescono a trasmettere un messaggio in modo strepitoso, ad attuare una comunicazione efficace. Ad altri succede che un progetto in cui hanno messo il massimo impegno, un progetto potenzialmente impattante, risulti poco efficace. In fase di presentazione non è altrettanto impattante.
Creare una relazione autentica con l’audience
Uno degli elementi importanti che influenza la comunicazione efficace in pubblico è rappresentato dalla relazione che, nel corso del tuo intervento, instauri con la tua audience, con chi ti ascolta.
Una capacità critica per chi presenta è di stabilire da subito, mantenendola nel corso della presentazione, una relazione viva, fluida, con coloro che assistono. La capacità di interagire, di essere in un rapporto “autentico” con l’audience è una qualità importante. Una qualità che può fare la differenza tra una presentazione alla quale vale la pena assistere oppure no.
Prova a ricordare un’occasione in cui hai presentato e prova a verificare che tipo di relazione hai avuto con il tuo pubblico. Quanto e in che modo tenevi conto della loro presenza?
Non si tratta necessariamente di coinvolgere il pubblico con domande o chiedendo feedback, anche se questa è una possibilità. E non si tratta nemmeno di una tecnica, anche se alcune tecniche specifiche possono essere utili. Se nel public speaking si applica meccanicamente una tecnica, che porta a fare cose che non corrispondono a ciò che lo speaker sta trasmettendo a livello non verbale, la tecnica si rivelerà inutile. Forse controproducente.
Sto parlando invece di un’attitudine dello speaker rispetto al pubblico.
Isolamento dello speaker
Forse ti è capitato di assistere a presentazioni in cui lo speaker non ha una relazione chiara con l’audience.
Quello che risulta è una sorta di isolamento di chi presenta. La presentazione dei contenuti avverrà in modo “robotico”, asettico. Magari questi contenuti sono in linea con ciò che lui o lei desiderano dire, con ciò che hanno pensato di presentare. Ma il pubblico avvertirà un senso di distanza: il messaggio “non arriva” e molto difficilmente lo speaker conseguirà l’obiettivo che si era posto.
Quando chi presenta stabilisce una relazione con l’audience, invece, ciò che il presentatore o la presentatrice dicono, il flusso che segue e il “come lo dice”, in buona parte dipendono dalle condizioni che si verificano durante la presentazione. Audience diversa, stile di presentazione diverso. L’audience si sentirà parte della presentazione, una parte importante, e questo influenzerà il modo in cui la presentazione verrà accolta.
Ad esempio, in un certo contesto, nel corso della presentazione, lo speaker potrebbe accorgersi della necessità di dare enfasi a certi messaggi piuttosto che ad altri. Potrebbe decidere di approfondire ulteriormente alcuni contenuti rispetto ad altri.
La capacità di riuscire a presentare tenendo conto dell’esperienza di chi ascolta rappresenta un salto di qualità notevole, che influisce sul modo in cui il presentatore viene vissuto dall’audience. In particolare sul senso di connessione che il presentatore stabilisce con l’audience.
Comunicazione efficace e potenzialità individuali
L’attitudine di coinvolgere il pubblico consente allo speaker di avere la serenità di non doversi ricordare di applicare questa o quella tecnica. Lo speaker sarà infatti a contatto con un proprio stile di comunicazione, che a seconda dei casi, potrà prevedere una certa modalità di coinvolgimento o un’altra. E questo nascerà a seconda delle caratteristiche del singolo speaker: la comunicazione in pubblico è una grande occasione per esprimere le proprie potenzialità e le proprie capacità individuali.
Tutto questo richiede allenamento, richiede di allenarsi a contattare e ad esprimere il proprio potenziale.
Alcuni suggerimenti
La prossima volta che dovrai fare una presentazione, ti invito a porti le seguenti domande:
- Sto parlando come se il pubblico non ci fosse?
- Come sto interagendo con chi mi ascolta?
- Quali aspetti ho notato nel mio pubblico?
- Che tipo di indicazioni mi sta mandando il pubblico?
- In che modo posso includere queste indicazioni nel mio approccio di comunicazione?
Prova a fermarti, a prenderti una brevissima pausa e osserva “dov’è” l’audience, che grado di interesse sembra avere, cosa ti “suggerisce”. Mentre parli, entra in contatto visivo con uno o più partecipanti e prova a notare “a che punto sono”.
Che la magia abbia inizio.
Lascia un commento