Il miglioramento della performance nella Supply Chain e Logistica richiede un approccio proattivo e innovativo, basato sul ruolo che questa funzione aziendale (o settore) vuole giocare e su ciò che vuole costruire in futuro, anche grazie alla massimizzazione dell’espressione delle capacità e delle potenzialità manageriali, con un business coaching efficace.
Cambiamenti ad alto impatto
Supply Chain e Logistica, funzioni chiave nell’influenzare la qualità della relazione con i clienti, sono soggetti a cambiamenti forse senza precedenti. Si assiste all’evoluzione del ruolo, delle dinamiche e del valore aggiunto generato. Questi cambiamenti rappresentano una straordinaria occasione per un salto di qualità in termini di approccio al mercato, alle relazioni con le altre funzioni aziendali, alle partnership e alle collaborazioni esterne ai perimetri aziendali. Un approccio che può diventare proattivo e in grado di conciliarsi, allo stesso tempo, con una gestione efficiente del presente.
Alcune tendenze di mercato spingono ad adottare in misura crescente l’approccio descritto. Vediamole.
Il cliente finale acquista “esperienze”
I clienti finali non acquistano più (solo) un prodotto o un servizio. Esiste un’attenzione crescente all’esperienza complessiva che accompagna il processo di acquisto e il momento di fruizione del prodotto o servizio. Inoltre, il cliente stesso è sempre più nelle condizioni di configurare e progettare in buona parte in autonomia.
Le partnership nel sistema della Supply Chain
Il funzionamento e la qualità dei risultati legati alla gestione della Supply Chain sono sempre più basati sull’avvio di partnership a valore aggiunto.
Crescente automazione e adozione di nuove tecnologie
Un’altra tendenza è rappresentata dall’introduzione di nuove tecnologie nel mondo Supply Chain: ad esempio automazione nei magazzini, monitoraggio e condivisione di dati nella filiera.
Dati e Big Data nella Supply Chain
Già da molto tempo Supply Chain e Logistica sono guidate da indicatori quantitativi di performance. Si assiste oggi alla crescita della quantità e varietà di dati disponibili alle aziende, spesso in tempo reale e in forma non strutturata. Basti pensare ad esempio ai dati, provenienti dai Social Media, relativi a variabili che possono influenzare le vendite.
Il mondo dei Big Data sta arrivando nella Supply Chain, anche se in forme ancora non definite. Ciò che conterà, anche in questo ambito, è il consolidamento di competenze e capacità di gestire una complessità nuova, prodotta da questi dati.
Sostenibilità
La sostenibilità è sempre meno considerata una mera necessità legata ad esigenze di compliance interna e sempre più una variabile chiave per esprimere il ruolo sistemico che l’azienda gioca nel fare business.
L’attenzione alla variabile “sostenibilità”, richiede di ripensare la Supply Chain tenendo conto degli impatti ambientali, a volte con aumento di complessità di gestione complessiva della funzione.
La sfida dell’ultimo miglio
Nell’ultimo miglio si gioca spesso la partita per un elevato livello di servizio e per soddisfare aspettative crescenti del consumatore.
La complessità è aumentata da e-commerce e multicanalità, che possono aumentare i costi operativi, e spingono a nuove soluzione di gestione.
Innovazione nella Supply Chain: occasione di miglioramento della performance
Le tendenze descritte aumentano la complessità della Supply Chain e Logistica e, allo stesso tempo, la loro strategicità. Perché quest’ultima possa esprimersi con massima efficacia, diventa centrale fare leva e dare spazio alle potenzialità di manager e dipendenti che operano in queste funzioni.
L’attenzione si sposta sulle persone, sui manager, sui dipendenti, sui collaboratori coinvolti direttamente ed indirettamente nelle attività di Supply Chain e Logistica. Andare oltre le aspettative diventa imprescindibile. Il Business Coaching può essere di grande aiuto.
Questo articolo è pubblicato in versione integrale sul numero di Settembre/Ottobre 2017 del Magazine TheProcurement.
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