La critica costruttiva e il rinforzo positivo sono due approcci al feedback volti al miglioramento e alla crescita personale e professionale. Entrambi sono importanti per aiutare gli individui a migliorare i loro risultati, sebbene in modi diversi.
La critica costruttiva è una forma di feedback che ha lo scopo di aiutare gli individui a migliorare le loro prestazioni e a sviluppare nuove competenze. Il rinforzo positivo, invece, è una forma di feedback che ha lo scopo di rafforzare i comportamenti desiderati e incoraggiare gli individui a continuare a “performare” al massimo livello. Sono strumenti con ruoli diversi ma importanti in egual misura. Mentre la critica può aiutare gli individui a scoprire aree di miglioramento, il rinforzo positivo li motiva a rimanere sulla strada dell’eccellenza.
Si tratta di metodi molto diffusi che è utile approfondire e che si ritrovano in ambienti di lavoro nei quali si incoraggia la crescita attraverso le cose che accadono: i fatti, le difficoltà, i progetti sono considerati opportunità per diventare professionisti migliori.
Si tratta allo stesso tempo di metodi che presentano svantaggi anche rilevanti di cui bisogna essere consapevoli. Gli approcci basati sul coaching consentono di superare questi limiti e sono più efficaci, in quanto mettono al centro lo sviluppo e l’auto-apprendimento del cliente o del dipendente, favorendo in modo più deciso un’autentica crescita dell’individuo.
Critica costruttiva
La critica costruttiva, quando trasmessa con efficacia, può aiutare a individuare le aree di miglioramento e a sviluppare nuove competenze. Può anche contribuire a creare fiducia e rafforzare le relazioni. In altre parole, le critiche costruttive portano al miglioramento delle prestazioni, all’incoraggiamento della crescita personale e alla creazione di un ambiente di lavoro fatto di tangibile desiderio di apprendere.
Indicazioni su come esprimere una critica costruttiva
Ciò che rende costruttiva una critica è il modo in cui viene data. È importante essere specifici e chiari, facendo riferimento ad esempi e situazioni concrete. Il focus è sui fatti, non sulla persona che riceve la critica. Un modo interessante è l’uso dell'”Io”.
L’uso dell'”Io” (in questo contesto) è una tecnica di comunicazione che consente di esprimere sentimenti ed esperienze personali senza però dare colpe agli altri (in particolare a chi riceve la critica). Ad esempio, invece di dire “non mi ascolti mai”, si può utilizzare una frase tipo: “Mi sento inascoltato quando le mie opinioni non vengono accolte”. Questo cambiamento nel linguaggio può ridurre le barriere nella comunicazione e creare una maggiore ricettività verso il feedback. Inoltre, il feedback deve essere tempestivo in modo che possa essere sfruttato al momento giusto. Inoltre, descrivere in che modo un certo comportamento ha fatto sentire la persona che esprime la critica, aiuta chi riceve la critica a capire meglio l’impatto che le proprie azioni hanno sugli altri.
Ricevere una critica costruttiva
Quando si riceve una critica costruttiva, è importante ascoltare attivamente, evitare di mettersi sulla “difensiva”, riflettere sul messaggio ricevuto, chiedere chiarimenti se necessario e attuare cambiamenti. In questo modo, chi riceve una critica costruttiva può migliorare le proprie prestazioni e sviluppare nuove capacità.
Il rinforzo positivo
Il rinforzo positivo può aiutare gli individui a sentirsi valorizzati e apprezzati, e dunque incoraggiarli all’eccellenza. Per questo motivo, il rinforzo positivo è uno strumento potente di motivazione e di rafforzamento dei comportamenti desiderati, oltre che di miglioramento dell’autostima e della fiducia.
Il rinforzo positivo deve essere autentico, specifico, tempestivo e deve essere espresso nelle modalità idonee rispetto alle caratteristiche di chi lo riceve. In questo modo il feedback diventa uno strumento prezioso di supporto.
Equilibrio
È importante trovare un equilibrio tra queste due forme di feedback. Ad esempio, fare eccessivo affidamento sulla critica può demoralizzare e ridurre la propensione ad assumere rischi o tentare nuove strade.
Creare una vera cultura del feedback, incoraggiare una cultura aperta, sono alcune strategie che aiutano a raggiungere un equilibrio tra questi due tipi di feedback. Così come adottare il “metodo del sandwich”, in cui si comincia e si finisce il feedback con le note positive e si inseriscono tra di esse le note meno positive.
In generale, l’intenzione autentica di aiutare gli individui a crescere e migliorare è ciò che rende questi approcci utili alle persone e in grado di creare un ambiente di apprendimento. Ciò che va evitato è comunicare con una volontà più o meno mascherata di criticare o sminuire. Per questo gli approcci basati sul coaching sono più efficaci.
Infine, è utile tenere presente che imparare a esprimere una critica costruttiva ed un rinforzo positivo è di per sé un percorso che consente un crescita personale e professionale duratura nel tempo.
Foto di Sebastian Herrmann su Unsplash
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