Big Data, creatività, coaching, quale relazione? Di fronte alla crescente diffusione dei Big Data, creatività e performance possono essere migliorate includendo, nel processo decisionale, dati ed elementi che sembrano ridondanti o incoerenti. Questa abilità può essere allenata, in modo da aumentare qualità delle decisioni, efficacia e risultati. Il Business Coaching può essere di grande utilità.
Creatività e performance
La creatività è riconosciuta come fondamentale per competere efficacemente oggi. La creatività non riguarda solo gli artisti, ma è un aspetto essenziale del decision making e per il miglioramento dei risultati manageriali.
I Big Data
Le nuove tecnologie rendono disponibili dati a supporto delle decisioni, in numero e varietà senza precedenti.
L’elevato grado di competitività spinge i manager ad investire su nuovi dati: si cercano nuove fonti, nuovi dettagli. A volte, sembra che la quantità di dati possa risolvere autonomamente certe situazioni o determinati problemi.
I dati hanno un ruolo fondamentale: sono la “materia prima” e hanno un grande potenziale. La ricchezza di dati disponibili può condurre a scenari comportamentali nuovi, capaci di produrre risultati più incisivi. Questo dipende in parte da come sono gestiti i dati, in particolare quelli che appaiono “incoerenti”. La disponibilità di una quantità maggiore di dati rende probabilmente più frequenti situazioni in cui alcuni appaiano contraddittori tra loro. Oppure che certe relazioni tra taluni dati siano poco chiare. Questo può ad esempio riguardare dati provenienti da fonti diverse.

I dati “incoerenti”
La quantità di dati disponibili può essere paragonata ai colori sulla tavolozza di un pittore. La tavolozza dei colori, le sfumature, consentiranno maggiori spazi creativi all’artista, che si approccia alla tela senza sapere in anticipo quali colori utilizzerà.
L’assenza di pregiudizi consentirà maggiore libertà e maggiore efficacia.
Implicazione e Business Coaching
Allo stesso modo, se il manager si avvicina ai dati escludendo dati apparentemente non adatti, la possibilità di generare innovazioni si riduce. Un potenziale creativo può infatti risiedere proprio di fronte a dati “anomali”.
Sospendere il giudizio o una conclusione di fronte a questi dati può rappresentare un primo, importante passo verso la soglia di innovazioni inattese.
Un’implicazione importante per il manager è di essere consapevole dell’importanza di includere dati apparentemente anomali, per migliorare la qualità del processo decisionale.
L’inclusione può avvenire, ad esempio, ampliando il livello della visione: in effetti una contraddizione può risolversi in un contesto più ampio, più strategico. Nuove possibilità possono emergere da un input che sembrava inutile.
Il Business Coaching può essere molto utile per orientare e favorire l’allenamento del manager in questa direzione.
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